Un intenso déjà-vu

 

Monte Salviano - Capistrello

Un effetto collaterale del viaggiare è rappresentato dai déjà-vu: si visita un luogo per la prima volta e inopinatamente ci si ritrova in un ambiente familiare; ci sembra di riconoscere il profilo dei monti, il meandro di un torrentello di pietre e finanche il volto del cameriere prolisso divulgatore di voci di menu. Durante una delle tante nostre scorribande estive in terra d’Abruzzo ho provato anch’io un intenso déjà-vu.
Avendo inforcato, per capriccio della sorte o forse per un complotto (l’indicazione stradale era ancora lì a sviare dalla via maestra dei grandi centri commerciali e del consumismo), la vecchia strada regionale 579 che porta da Tagliacozzo a Capistrello, appena dopo lo spopolato paesello di Corcumello (non siamo però, nonostante il toponimo, nel regno delle fiabe ma in una frazione del Caput Castrorum), ecco presentarsi il sintomo inconfondibile di quello che un po’ sacrilegamente viene definito un mero fenomeno psichico (?). (Maurizio)

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